Una chiave musicale
di Renzo Gattegna
Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane

 

La Giornata Europea della Cultura Ebraica, giunta quest’anno alla nona edizione, è ormai divenuta una piacevole consuetudine della prima domenica di settembre. La nostra sfida di aprire nello stesso giorno le porte delle sinagoghe, dei musei, dei siti ebraici, ha incontrato il crescente interesse, la curiosità, la voglia di conoscere del pubblico non ebraico. Si riteneva, erroneamente, che le comunità ebraiche fossero luoghi chiusi, poco accessibili. La Giornata della Cultura ci ha offerto un’occasione unica per vincere anche questo pregiudizio. Abbiamo mostrato che oggi, nel vecchio continente come nelle giovani democrazie dell’est Europa, le comunità ebraiche vogliono aprirsi alla società circostante, partecipare, farsi conoscere, confrontarsi, portando il contributo della propria cultura e dei propri valori.

Con particolare soddisfazione abbiamo riscontrato il successo della manifestazione in Italia, e le circa cinquantamila presenze del 2007. Visitatori attratti dalla bellezza dei luoghi, dall’interesse per i temi e le iniziative proposte, ma soprattutto dalla volontà di conoscere e capire qualcosa di più sulla storia, sulla vita, sulla presenza ininterrotta di oltre venti secoli degli ebrei nel nostro Paese.

Il tema scelto per la Giornata di quest’anno è la musica, uno dei più adatti a mostrare la vivacità culturale e intellettuale delle comunità ebraiche. Ma soprattutto un’occasione per stare insieme, per favorire l’incontro. In 27 paesi europei e in 58 località italiane verranno aperti i luoghi ebraici, organizzate mostre e conferenze, visite guidate e dibattiti. Ma soprattutto spettacoli musicali.

Nei teatri, nelle sinagoghe, nelle sale da concerto e nelle piazze sarà possibile ascoltare musica ebraica. Musica colta o popolare, ritmi chassidici e melodie sefardite, canti liturgici e klezmer. Musiche che spiegano l’integrazione e l’incontro con le altre culture, che esprimono gioia o malinconia, che sono espressione dei momenti felici e delle pagine tristi. Musiche che saranno una chiave per conoscere e capire meglio la vita e la cultura ebraica.

Due città della Lombardia saranno quest’anno le capofila per l’Italia: Milano e Mantova, due comunità ebraiche vicine e profondamente differenti. Milano è la seconda comunità ebraica italiana, dove si sono raccolti e integrati ebrei provenienti da altre località italiane, e in seguito dall’est Europa e dai Paesi del Mediterraneo. Mantova è una delle più piccole comunità italiane, la città di Salomone de’Rossi, violinista e compositore anche in ebraico alla corte dei Gonzaga.

Ma dalla Lombardia la partecipazione alla Giornata della Cultura raggiunge anche la Puglia, la Calabria, la Sicilia, quel sud d’Italia dove non ci sono comunità organizzate, ma dove riscontriamo un crescente interesse per la riscoperta e la valorizzazione della storia della presenza ebraica. Un interesse confermato dai vari Festival della cultura ebraica che vengono promossi in tutta Italia durante l’anno, da Casale Monferrato a Pisa, dal Friuli a Pitigliano.

Questa voglia di conoscere gli ebrei e la cultura ebraica si incontra con il nostro desiderio di farci conoscere. Vi aspettiamo il 7 settembre per ascoltare insieme la musica, per incontrarci e per ascoltarci.