Il 10 di Tevet
Il 10 di Tevet ricorda l’inizio dell’assedio di Gerusalemme da parte dei Babilonesi. Dopo la Shoà è un giorno che il rabbinato ha dedicato alla memoria dei deportati. E’ digiuno dall’alba al tramonto.
Il 17 di Tammùz
A questa data si associano diverse sciagure: secondo l’esegesi in questa data Mosè vedendo gli ebrei danzare intorno al vitello d’oro spezzò le tavole della Legge. Inoltre Nabucodonosor nel 586 a.e.V. distrusse le mura di Gerusalemme. Un episodio analogo si verificò nel 70 e.V., durante l’assedio dell’esercito di Tito. Sempre in questa data in epoca romana dovettero essere sospesi i sacrifici che si tenevano nel Santuario. Le tre settimane che vanno da questa data a Tishà Be-Av sono considerate periodo di lutto durante le quali sono proibiti i matrimoni e le manifestazioni gioiose.
Il digiuno dura dall’alba al tramonto.
Il digiuno di Ester
Il giorno che precede Purim, la festa delle sorti, si usa digiunare, in ricordo del digiuno che fece la regina Ester prima prima di intercedere presso il re.
Il digiuno di Ghedalià
Il 3 di Tishrì cade il digiuno di Ghedalià, governatore di Gerusalemme dopo la distruzione del primo Tempio. Fu ucciso in una congiura e la sua morte determinò la fine totale dell’autonomia che Nabucodonosor, re di Babilonia, aveva lasciato.
Il digiuno dei Primogeniti
Il 14 di Nissàn i primogeniti usano digiunare, in ricordo della morte dei primogeniti d’Egitto. Sono esenti dal digiuno coloro che partecipano ad una Seudat Mitzvà, pasto rituale che si tiene in occasione di un matrimonio, o di una circoncisione o per la conclusione di un importante ciclo di studi.