La storia ebraica ha inizio con il patriarca Abramo che, primo uomo ad avere l’intuizione che esiste un solo Dio creatore del mondo, riceve la promessa che dalla sua discendenza nascerà un popolo che risiederà in perpetuo nella terra di Canaan. Si tratta di un vero e proprio patto che Dio stipula con Abramo, suggellato dall’obbligo per ogni ebreo maschio di essere circonciso alla nascita, ‘quale segno del Patto’.
Il corpo legislativo completo (la Torà) si ha solo con Mosè che sul Monte Sinai riceve direttamente da Dio i Dieci Comandamenti, e li riceve nel deserto terra di nessuno e quindi di tutti, perché fosse chiaro che il Decalogo appartiene all’umanità e non è una esclusiva ebraica.
La missione particolare che i discendenti di Abramo hanno assunto (“Siate santi poiché sono Santo Io, il Signore Dio vostro”), comporta per gli ebrei una serie più ampia di precetti (mitzvoth): 613 obblighi (divisi in 248 azioni positive da compiere e in 365 azioni vietate) che regolano la vita di relazione, i rapporti con il prossimo e con il mondo animale e i rapporti con Dio.
Fra gli obblighi che competono a ciascun ebreo: lo studio, l’istruzione religiosa dei figli, la purità familiare, le regole alimentari (kascherut), la zedakà (beneficenza), l’onestà e la giustizia, l’aiuto alla vedova e all’orfano, il rispetto dei genitori e l’onore agli anziani, l’ospitalità, la visita ai malati e alle persone in lutto, il rispetto del sabato e delle feste.
Il codice che raccoglie tutti gli insegnamenti orali che sono stati consegnati sul Sinai e successivamente arricchiti dalla tradizione rabbinica è la Mishnà, redatta nel II secolo. L’altro testo fondamentale della cultura ebraica è il Talmud (vi sono due versioni, il Talmud Bavli e il Talmud Yerushalmì) che contiene discussioni e insegnamenti dei Maestri.
Tra i principi fondamentali dell'Ebraismo, un aspetto rilevante riveste il concetto di "Messia" (la traduzione della parola ebraica Mashìach, che significa "unto", in riferimento all’usanza antica con cui venivano unti i re o i sommi sacerdoti). che è colui che verrà scelto dal Signore e che redimerà Israele e introdurrà una nuova era di pace, di felicità, di bontà fra gli uomini di tutta la terra. Col suo avvento, infatti, cesseranno le sofferenze, le distruzioni, le guerre; il malvagio sarà punito e il giusto premiato (“Dimorerà il lupo con l'agnello; si coricherà il leopardo con il capretto, e il vitello e il leone staranno assieme e un piccolo ragazzo li guiderà. La mucca e l'orso pascoleranno, assieme giaceranno i loro piccoli e il leone come il bue mangerà paglia”, Isaia). Con l’avvento del Messia Israele, tornerà alla terra dei suoi Padri ma soprattutto tutti i popoli riconosceranno la sovranità del Signore, Dio Unico.