Nato a Bologna da una famiglia ferrarese di origine ebraica, Giorgio Bassani cresce e compie gli studi liceali a Ferrara, città in cui è ambientata l'intera sua opera narrativa.
Nel secondo dopoguerra Bassani si trasferisce a Roma. La sua fama culmina nel romanzo Il giardino dei Finzi-Contini (1962). I luoghi, le strade, le piazze citati nei suoi romanzi appartengono al quotidiano, ma acquistano particolare significato: Corso Ercole I d'Este non è soltanto l'asse dell'Addizione Erculea, ma conduce verso casa Finzi-Contini; il muretto del Castello riprende i colori scuri e drammatici del 15 novembre del 1943, giorno dell'eccidio ricordato nel racconto La lunga notte del '43, in cui morirono undici cittadini ferraresi, vittime di una ritorsione nazista. Le Mura degli Angeli sono il luogo di piacevoli passeggiate, oggi come allora, ma anche il riparo del protagonista de Il giardino dei Finzi-Contini che vi si rifugia dopo aver appreso la bocciatura in matematica. Questi e altri luoghi appaiono nella narrativa di Bassani, come la Sinagoga con le lapidi che ricordano le deportazioni, citate nel racconto Una lapide in via Mazzini e la casa natale che compare nel breve romanzo Dietro la porta. Il fascino di una ricerca dei luoghi legati alle vicende narrate da Bassani consiste nel riscontro concreto tra immaginario e realtà.
Primo fra i luoghi dell'itinerario bassaniano è Casa Bassani, in Via Cisterna del Follo 1, oggi di proprietà privata e non visitabile, la casa dove lo scrittore trascorse la sua infanzia presenta una semplice facciata e racchiude nella corte una magnolia, visibile dall'esterno, spesso citata dallo scrittore. In via Mazzini si trovano le Sinagoghe (non visitabili a causa dei danni subiti nel corso del terremoto), sulla cui facciata sono apposte le lapidi con i nomi dei membri della comunità deportati nei campi di concentramento.
A pochi passi da via Mazzini si trova Via Vignatagliata, un tempo parte del ghetto, al numero 79 sorge l'edificio che, fin dalla metà del 1800, ospitò le scuole della comunità e dove Giorgio Bassani insegnò negli anni delle leggi razziali. Proseguendo il cammino in via Scienze 17 si incontra Palazzo Paradiso, sede della Biblioteca Ariostea le cui stanze sono descritte nel romanzo Il giardino dei Finzi-Contini.
Non lontano dalle mura, in Via delle Vigne, si trova invece il cimitero ebraico, luogo di sepoltura dello scrittore e dei suoi genitori, caratterizzato da un'atmosfera di pace e silenzio, dove la natura è protagonista.
In zona, in Via delle Erbe, è presente uno dei luoghi che ha ispirato Bassani nella descrizione del mitico Giardino dei Finzi-Contini, frutto dell'immaginazione dello scrittore: « il giardino di casa Finzi-Contini non è mai esistito in fondo a corso Ercole d’Este […] Sulla sinistra al di qua delle mura, esisteva però lo spazio verde di cui ho scritto, che avrebbe potuto accoglierlo».
Non resta quindi che perdersi nell'illusione e abbandonarsi alla realtà del racconto.