Glossario
"Per dare vita al Golem gli si scrive in fronte la parola emet (verità), ma basta cancellare la prima lettera perché emet divenga met (morte) e il Golem cessi di vivere. Il suo controllo passa attraverso la parola"
dalla tradizione ebraica: La leggenda del Golem
Alleati
Alleanza militare che si oppose all’Asse durante la Seconda Guerra Mondiale; i principali Stati furono Gran Bretagna, Unione Sovietica, Stati Uniti e Cina.
Anschluss
L'annessione dell'Austria al Terzo Reich nazista (13 marzo 1938).
Antisemitismo
Movimento ideologico, politico, religioso di ostilità nei confronti degli ebrei, fondato su una serie di pregiudizi. Il termine “antisemitismo”, inventato nel 1879 da Wilhelm Marr, un pubblicista tedesco, si è sempre riferito ai soli ebrei, e non ad esempio anche agli arabi, a rigore anche loro appartenenti al ceppo semitico.
Ariani, Arii
"Signori dello spirito", popolo originario dell'altopiano del Tibet. Secondo le teorie razziali naziste, era ritenuto geneticamente puro e immune da contaminazioni con altri popoli. In Europa i tedeschi ne sarebbero stati in qualche modo i discendenti.
Asse
Coalizione militare composta da Germania, Giappone, Italia, Ungheria ed altri stati che si opposero agli Alleati durante la Seconda Guerra Mondiale.
Auschwitz
Complesso di campi nella Polonia occupata dai tedeschi, costituito da un campo di concentramento (Auschwitz 1), un campo di lavoro (Buna-Monowitz o Auschwitz 3) ed il più grande campo di sterminio nazista (Auschwitz 2 o Auschwitz-Birkenau). Ad Auschwitz furono uccise tra 1,1 e 1,3 milioni di persone, delle quali il 90% erano ebrei.
Bergen-Belsen
Campo nazista nella Germania centrale, ricordato anche per le crude immagini riprese al momento della liberazione. Le condizioni di vita del campo erano durissime, tanto che nelle prime settimane dopo la liberazione del campo morirono più di 13.000 persone.
Buchenwald
Campo di concentramento nazista in Germania, istituito nel 1937, fu uno dei principali centri di lavoro forzato.
Campi di concentramento
Luoghi in cui le persone venivano confinate a causa della loro identità, comportamento o convinzioni. La maggior parte dei campi di concentramento nazisti fu utilizzata per lo sterminio di massa delle popolazioni civili, in particolare per gli ebrei e come centro per il lavoro forzato.
Campi di sterminio
Luoghi in cui uccidevano i deportati spesso tra atroci sofferenze, per la fame, e le atrocità a cui erano sottoposti. I corpi delle persone morte venivano bruciati o sepolti in fosse comuni; i campi di sterminio furono istituiti per lo sterminio razziale, in particolare ebraico.
Capro espiatorio
Nell’antichità il sacrificio di un animale in onore di una divinità (o per placarne l’ira). Nel linguaggio corrente oggi si intende una vittima o un gruppo innocenti sui quali si fa riversare ogni colpa.
Circoncisione
E’ la recisione del prepuzio sul membro maschile, praticata da vari popoli, segnatamente dagli ebrei, presso i quali viene effettuata sul neonato, all'età di otto giorni.
Dachau
Il primo dei campi di concentramento nazisti, istituito nel marzo 1933, fu tra gli ultimi ad essere liberato il 28 e 29 aprile 1945.
Diaspora
Termine di origine greca che significa “dispersione”. Il termine è generalmente riferito agli ebrei che a seguito della Diaspora babilonese prima e di quella di Tito poi si dispersero pressoché in tutto il mondo occidentale.
Ebreo
Chi professa la religione ebraica o chi appartiene al popolo ebraico. Il termine risale ad Abramo, il nome del primo patriarca.
Esperimenti
Nel contesto della Shoah, i medici tedeschi eseguirono prove di tipo pseudoscientifico utilizzando come cavie migliaia di deportati nei campi. Molto spesso queste pratiche portavano alla morte dei deportati dopo atroci sofferenze e mutilazioni fisiche.
Eutanasia
Il "Programma Eutanasia" fu lanciato dal regime nazista al termine di una ossessionante campagna propagandistica: handicappati fisici e mentali dovevano essere "liberati" dalle loro sofferenze. Decine di migliaia di persone, "colpevoli" di offuscare l'immagine del superuomo nazista, furono eliminate, in gran parte nel castello di Harteim, a pochi chilometri da Mauthausen.
Führer
"Guida", "capo supremo" del nazismo: appellativo di Hitler.
Gestapo
Acronimo di "Geheime Staatspolizei", "Polizia segreta di Stato". Era la polizia politica del partito nazista, una delle articolazioni della polizia amministrativa. Fu riconosciuta e condannata come organizzazione criminale al processo di Norimberga.
Ghetto
Sezioni di città nate ai tempi dei Papi dove venivano rinchiusi in spazi mlto limitati gli ebrei, privandoli delle libertà fondamentali. Al tempo della II Guerra Mondiale, le autorità tedesche vi concentravano, sfruttavano e riducevano alla fame le popolazioni ebraiche locali.
Giudeo
Lo stesso che “ebreo”, dal nome ebraico Jehudà, uno dei figli del patriarca Giacobbe. Spesso usato in senso dispregiativo.
Häftling
Prigioniero, detenuto in un Lager. I deportati erano contraddistinti da un numero di matricola e da differenti triangoli di pezza cuciti sulla divisa, a seconda delle diverse "categorie" nelle quali erano stati suddivisi al momento dell'arrivo nel Lager.
Hitler, Adolf
Capo del partito nazista al potere in Germania dal 1933 al 1945, il principale artefice della Shoah.
IMI
"Internati Militari Italiani", deportati nel territorio del Reich dopo l’8 settembre e rinchiusi in appositi Stalag (doppio acronimo per Mannschaftsstammlager, "campo principale per prigionieri di guerra") e Offlag (Offizierlager, "campo per ufficiali"). In alcuni casi, militari italiani e IMI furono inviati nei campi di concentramento.
Israelita
Lo stesso che “ebreo” o “giudeo”. Deriva da Israele, il nome dato da Dio al Patriarca Giacobbe, i cui discendenti furono chiamati israeliti. Uno dei due regni ebraici si chiamò appunto “Regno di Israele”, lo stesso nome che oggi è dello Stato ebraico.
Kz
Acronimo di Konzentrazionlager, campo di concentramento.
Lager
Letteralmente in tedesco “campo”. Generalmente è sinonimo di campo di concentramento, e campo di sterminio.
"Leggi di Norimberga"
Decreti antisemiti emessi a Norimberga nel settembre 1935, in occasione di un raduno nazionale del partito nazista.
Il primo decreto, la Legge sulla cittadinanza del Reich, privava gli ebrei della cittadinanza tedesca; il secondo, la Legge sulla "protezione del sangue e dell'onore tedesco", proibiva tra l'altro matrimoni tra ebrei e non ebrei.
Le Leggi di Norimberga costituirono le fondamenta sulle quali il nazismo edificò la persecuzione antisemita, che condusse progressivamente all'esclusione degli ebrei dalla vita economica, politica e civile della Germania nazista, fino allo sterminio di massa.
Marcia della morte
Evacuazioni forzate dei campi che stavano per essere liberati dagli alleati fatte con spostamenti a piedi dei deportati verso l’interno della Germania. Erano di fatto trasferimenti massicci di prigionieri
(a piedi e su ferrovia) da un Lager a un altro, soprattutto nell'ultima fase della loro storia. Le più imponenti infatti ebbero luogo nell’inverno tra il 1944 e il 1945, quando decine di migliaia di prigionieri furono costretti a marciare per centinaia di chilometri senza cibo, riparo, misure igieniche o riposo. La mortalità di prigionieri raggiunse punte elevatissime e per questo venne dato loro questo nome.
Matricola
Numero d'ordine attribuito al deportato al momento del suo ingresso in Lager. Pronunciato in tedesco, sostituiva il nome del deportato al momento dell'appello e in ogni altra occasione. In Lager come Auschwitz non venivano immatricolati i deportati selezionati all'arrivo per la camera a gas. Il numero più alto toccato nell'assegnazione delle matricole in un campo non indica la quantità di deportati effettivamente imprigionati, perché spesso in caso di morte vi furono riutilizzazioni della stessa matricola.
Mengele, Josef
Ufficiale medico ad Auschwitz dal 1943 al 1945, responsabile e supervisore dei brutali esperimenti medici sui deportati. Spesso operò la selezione di coloro che a Birkenau erano destinati alle camere a gas all’arrivo dei treni.
Musulman
Termine di incerta etimologia che indicava nel gergo dei campi i deportati giunti ormai all'ultimo stadio della resistenza fisica, fantasmi ancora in piedi ma senza più energia e senza più volontà.
"Notte dei cristalli"
Kristallnacht. Identifica la notte dal 9 al 10 novembre 1938, durante la quale si scatenò in tutta la Germania la furia antisemita contro i negozi e le sinagoghe ebraiche.
Olocausto
Sacrificio supremo nell’ambito di una dedizione totale a motivi sacri o superiori.
E' anche il sacrificio di animali che nell’antichità venivano offerti agli dei. Nessuno dei due casi può riferirsi allo sterminio di un popolo. E’ più corretto l’uso della parola “Genocidio”, oppure dell’ebraico Shoah, che letteralmente vuol dire “Catastrofe”.
Partito Nazista
Partito politico tedesco che propugnava la superiorità razziale tedesca. Con il suo capo Adolf Hitler governò la Germania dal 1933 al 1945.
Pogrom
Parola russa che significa “distruzione” e con la quale si intendono sollevazioni antiebraiche, quasi sempre sobillate dall'alto e perpetrate dalle masse contro gli ebrei, attraverso saccheggi, stupri e massacri.
Pregiudizio
Opinione relativa a qualcosa o qualcuno, formulata prima di averne una conoscenza diretta.
Selektion
"Selezione", operazione di controllo per dividere gli inabili, oppure i malati più gravi o giudicati inguaribili, dai deportati abili o in qualche misura sani. Inabili e malati venivano uccisi con il gas, o con altri metodi.
Shoah
In ebraico significa “annientamento”; indica lo sterminio di oltre sei milioni di ebrei da parte dei nazisti. Si è preferito questo termine a “olocausto” per eliminare qualunque idea di sacrificio religioso insita in quest’ultimo.
Soluzione finale
Indicava nel linguaggio e negli atti nazisti il tentativo di risolvere la cosiddetta “questione ebraica”, uccidendo tutti gli uomini, donne e bambini ebrei in Europa.
Sonderkommando
In tedesco questo termine significa squadra speciale. Erano squadre di lavoro, composte da prigionieri, addetti al funzionamento dei crematori e delle camere a gas.
SS
"Schutzstaffeln", "squadre di protezione": polizia di partito e guardia personale di Hitler (1925), poi corpo militarizzato che controllava i settori amministrativi dello Stato, i servizi di polizia e alcune imprese in stretto rapporto con la gestione dei campi di sterminio. Capo supremo delle SS era Heinrich Himmler (1900-1945).
Tatuaggio
Il numero di matricola dei prigionieri oltre che essere cucito sugli abiti, ad Auschwitz e nei Lager ad esso collegati veniva tatuato sull'avambraccio sinistro, sull'esterno per gli uomini e all'interno per le donne.
Triangolo
Contrassegno in stoffa, di diverso colore, di norma applicato sulla giacca e sui pantaloni del deportato.
Il colore indicava la ragione della deportazione: di qui le espressioni "triangolo rosso" per indicare i politici, "triangolo verde" per i delinquenti comuni, "triangolo viola" per i Testimoni di Geova e così via. Gli ebrei erano contrassegnati dalla stella di Davide, in pratica un doppio triangolo.
All'interno del triangolo si trovava la sigla della nazionalità (It o I per gli italiani, F per i francesi ecc.). I deportati tedeschi e austriaci non avevano alcuna sigla.
Wannsee
Località alla periferia di Berlino nella quale il 20 gennaio 1942 si riunì un piccolo gruppo di gerarchi nazisti per deliberare sulla cosiddetta "questione ebraica". Al termine della conferenza di Wannsee fu varato il piano dello sterminio degli ebrei europei, la cosiddetta "soluzione finale" del problema.
Zyklon B
Acido cianidrico allo stato solido cristallino: i cristalli se riscadati emettono dei vapori altamente tossici. Veniva utilizzato nella disinfestazione dei pidocchi e fu utilizzato su larga scala per l'uccisione di massa nelle camere a gas.